Carissimi Fedelissimi, tranquilli oggi non è il vino che mi spinge a scrivervi, sono legittimo ed ho passato tutta la mattinata a fare il falegname, ho cambiato una serratura del portoncino di casa, cacciaviti blocchetti e tanta pazienza, un ritorno al passato.
Sapete, mi arrivano informazioni che mi portano a credere che lo studio per il riciclaggio dei pannelli solari, sia sfociato ad un buon risultato, non saprei esattamente come possa essere riciclato il Silicio, ma credo che le notizie che mi arrivano siano buone e fanno ben sperare, ma se riusciamo ad ottenere buoni risultati con quel tipo di studi, direi che sia il caso di ampliarli per un futuro energetico.
Come prima cosa, vorrei congratularmi con coloro che sono riusciti ad ottenere un futuro ai pannelli solari, ma adesso vorrei proporre un nuovissimo tipo di studio, sempre affidato a qualche Università.
Credo Fedelissimi, che la pioggia, cadendo, porti con sé una carica elettrica possibile da immagazzinare e quindi poter sfruttare.
Noi tutti siamo abituati a considerare le nuvole con cariche elettriche positive oppure negative, molte delle emanazioni meteorologiche, le consideriamo equivalenti a quantitativi in potenza energetica, quindi credo che la pioggia cadendo porti con se una carica elettrica equivalente al potenziale della stessa nuvola.
Adesso, studiare quel tipo di carica affinché anche con pannelli tipo fotovoltaici, si potesse immagazzinare e quindi rendere disponibile quel tipo di carica elettrica, è il tipo di studio che Vi sto chiedendo di commissionare.
Non solo i fulmini credo portino con sé carica elettrica, ma anche la semplice pioggia.
Beh, forse se avevo bevuto del buon vino, non avrei interloquito con mio Padre, ma dalle semplici domande che mi sta ponendo da questa mattina, evinco che indirizzando un preciso tipo di studio sulla carica elettrica della pioggia, possa scaturire qualche buona indicazione, Vi saluto: Filippo Salvini: !
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
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