domenica 24 giugno 2012

é semiologia Anna, tutto riflette cose molto più grandi

Ciao Anna, non credere che io sia stato un cafone non dandoti il Buongiorno da Buon Ospite, ma oggi è una giornata particolare.

Sai? Stanno arrivando dei parenti da Torino: la Sorella di mia Madre e quindi questa mattina si può dire dall’Alba, sto facendo un trasloco, sto passando tutto dalla Mia Stanzetta al mio Monolocale che ormai per il Tempo trascorso è diventato quasi un Magazzino e solo ora sono riuscito a rimettere in Sesto il Computer.

Ho appena letto il tuo Post sul tuo Sito e tra parentesi, non mi spiego il perché hai tolto i Contatti che all’inizio apparivano, ma per poterti tirare su il Morale e per farti sentire la mia Vicinanza al Percoro che ti porterà alle Olimpiadi, voglio raccontarti una Storia vissuta, sempre a Proposito di Olimpiadi.

Io, ho uno Zio che di nome fa Libero, perché nato nel dopoguerra, dopo la Liberazione e nel Sessanta anno delle Olimpiadi a Roma, era un Appartenente ad una Società di Atletica Leggera della Cittadina dove Vivo, nata per la Volontà di un signore che chiamavano Don Peppe, raccoglieva dalla Strada ragazzi per offrirgli la Possibilità con lo Sport, di scaricare le Tensioni.

Con quello Zio, io sono cresciuto, dopo la Scuola Media ho iniziato a Lavorare per lui e successivamente con lui, fino al 1985 ho avuto contatti di Lavoro con lui, mi ha insegnato molte cose, ma poi proprio per il Lavoro abbiamo avuto incongruenze e quindi ci siamo persi di vista.

Ma nel 1960, grazie al fatto che apparteneva a quella Società di Atletica Leggera, fu scelto come Tedoforo, per portare per un Tratto di Strada la Fiaccola Olimpica che arrivava da Atene con destinazione Roma.

Credo, che il percorso sia stato la Risalita della Via Appia da Napoli fino a Roma e da un Luogo della Cittadina dove Vivo chiamato: La Croce, fino al Centro Cittadino la Fiaccola Olimpica la Portò questo mio Zio.

Quella Fiaccola, come a tutti i Tedofori rimase nella Mani di mio Zio, che ritenendola un Cimeli molto Importante per lui, la custodì Gelosamente e guai a chi la Toccava.

Bene, alla fine degli anni Sessanta, mio Zio si Sposò e quindi portò tutte le sue cose, i suoi ricordi in una nuova casa da condividere con sua moglie tra cui anche la preziosa Fiaccola Olimpica delle Olimpiadi del 1960 di Roma.

Dopo alcuni mesi, mio Zio che era abituato a guardarsela ogni tanto la Fiaccola Preziosissima come ricordo, tirò fuori dalla scatola la Fiaccola e vide con sua grande sorpresa, che quella Fiaccola era Splendente, Luccicava, senza più le Colature di Cera e l’affumicatura del Fuoco, era Nuova di Zecca.

Interpellò sua moglie chiedendo spiegazioni e lei rispose che la trovò tutta imbrattata di Cera e nera di Fumo, quindi se doveva rimanere in casa sua non doveva avere nemmeno un granello di polvere.

Sai? Credo che ancora adesso, quando mio Zio litiga con sua moglie le rinfacci quel particolare di aver rovinato l’Autenticità di aver Vissuto il Passaggio del Fuco Olimpico da Atene, adesso è solo un Soprammobile, il Fumo di Atene se ne è andato Via per Sempre e nessuno potrà ridarlo a quella Fiaccola.

Chissà se mio Zio, abbia mai fatto stimare il danno che la novella moglie gli ha provocato in denaro? Beh, ti saluto con un Ciao ed inviandoti anche un Bacio sulla Fronte e buona Preparazione per le Olimpiadi: Filippo Salvini: !

Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

Nessun commento:

Posta un commento