Ciao Anna, sai? ancora non riesco ad
Immaginare cosa ne Pensi, di Scrivere un Romanzo per ragazzi con la Mia Architettura , beh sai? a me
Scrivere ha Fatto da Terapia ed era l’Unica Maniera che io Potessi Immaginare,
di Arrivare alla Tua Vista.
Beh, quando Iniziai a Scrivere erano i
Primi anni 2000 e solo dopo ti Vidi in una Gara di Tuffi in TV, a Barcellona
credo.
Beh, ho Partecipato a Molti Concorsi
di Scrittura, uno anche del CONI, ma non ho Mai Vinto Niente.
Però, ero Certo che se le Mie
Scritture, fossero arrivate ai Miei Fedelissimi, avrebbero Potuto conoscere i
Miei Sentimenti per te e quindi Regolarsi di Conseguenza e un po’ di Te, lo ho
Messo in tutte le Mie Scritture, certo, cercando di Non Apparire Imbecille, un
Innamorato Smielato ma solo tentando di Far Conoscere ai Miei Fedelissimi, le
Vie che avrei Successivamente Intrapreso, una Specie di profezie, cosa che
potrebbe Riuscire a quel Lavoro che ti ho Proposto.
Credo che abbia Funzionato sai? le
Risposte in Semiologia erano di Gradimento della Tua Persona ai Miei
Fedelissimi.
Beh, Poi Google sviluppò i Blog, più
diretti se fossi Riuscito a Catturare la Tua Attenzione e il Resto lo
Conosci.
Ma Scrivere per quei Concorsi
Letterari, ci ha Aiutato o almeno lo Spero, tutto Dipenderà da come poi Finirà
tra Noi, se mai la Nostra Società
diventi qualcosa di più Importante, ma io ne ho già Ricavato Benessere dal
Nostro rapporto Epistolare, qualcosa per cui Lottare e sinceramente, continuo a
Crederci.
Spero ti faccia Piacere, questo
racconto di quando Tentavo di dare Indicazioni ai Miei Fedelissimi tramite
racconti in Concorsi letterari, se ti Servisse Compagnia, io il solo Modo che
ho Per fartela è quello di Pubblicare alcuni Racconti su cui sono Tracce di Te,
te lo Pubblicherò a Puntate, un Abbraccio Forte: Filippo Salvini: !
I colori della vita
Ogni
piatto era uguale all’altro, in quella cucina d’albergo dove Sabrina lavorava
come lavapiatti stagionale.
Eppure
lei aveva frequentato l’istituto alberghiero per alcuni anni, voleva entrare
nel mondo alberghiero con compiti più qualificati, ma le sorprese che riserva
la vita e a lei ne aveva riservate tante, modificano i progetti, ora le serviva
soltanto guadagnarsi da vivere.
Era
ben voluta, da tutto il personale dell’hotel, hotel che era di lusso e posto su
di una collina, dove si dominava tutta la costa di Rapallo, lei svolgeva le sue
ore di lavoro con estrema serenità, per nulla offesa con la vita, che le aveva
riservato un destino poco facile, anche perché il suo lavoro presso l’hotel era
solo stagionale, mentre i mesi invernali, si dava da fare come donna delle
pulizie alle case di villeggianti, che rimanevano chiuse durante l’inverno.
Quel
giorno di fine agosto come sempre, lei arrivò al lavoro in perfetto orario: le
undici di mattina e indossati gli abiti da lavoro, iniziò la sua routine
quotidiana, quando un addetto ai fornelli le disse:- Ti cercava Agostino,
sembrava importante- Agostino era un anziano cameriere di sala, che a Sabrina
riservava molte attenzioni paterne, dato che la conosceva sin da bambina.
-Vedo
che c’è molto lavoro oggi, quindi lo cercherò più tardi- ed iniziò le sue
mansioni, ma Agostino entrò all’istante
e con voce raggiante, rivolto verso Sabrina - ti cercavo, ho una notizia per
te, ieri sera, un cliente mi ha domandato se conoscessi una donna seria per
casa sua, sai si sta trasferendo qui a Rapallo e cerca una persona affidabile,
così mi ha chiesto se conoscessi persone serie, deve trasferirsi con tutta la
famiglia, io ho pensato a te, il lavoro è in regola e lui mi sembra una brava persona,
se vuoi puoi provare a parlargli, così avrai un lavoro stabile e non mille come
ora.- - d’accordo gli parlo, ma come faccio a trovarlo?- Agostino, aveva già
organizzato tutto e…- ti aspetta alle tre, dopo il tuo turno, al bar in
giardino, si chiama: Carlo Merisi, ma se mi chiami te lo presenterò io, adesso
devo andare, ho molto da fare in sala.-
Come
poteva per Sabrina non iniziare un tormento, in quelle ore che la separavano
alle tre, tormento fatto di domande del tipo: mi piacerà fare la donna delle
pulizie presso una famiglia? E stabilmente? Certo anche ora faceva le pulizie,
ma aveva una certa libertà, visto che le faceva in case per lo più vuote senza
nessuno che le ordinasse il cosa e come fare e poi èra vero che un lavoro in
regola le permetteva cose che in quel momento non poteva permettersi, ma era
veramente quello che nel profondo della sua anima cercava? Comunque decise che
per non far fare brutta figura ad Agostino, sarebbe andata alle tre ad
incontrare quel tale, certo Carlo Merisi.
La
giovinezza di Sabrina, poteva essere scambiata con immaturità, a prima vista,
ma il suo abbigliamento era molto sobrio e non lasciava impressioni di
immaturità, cosi indossati i in vestiti non da lavoro, cercò Agostino che nel
frattempo interloquiva proprio con Carlo, che era seduto in un tavolino del
bar, con in mano un giornale e Agostino vedendo arrivare Sabrina, le fece un
cenno per chiamarla a se, lei lo vide e si accostò ai due, con un sorriso e la
mano tesa per salutare, dicendo:- immagino sia lei il signor Carlo Merisi, mi
chiamo Sabrina, piacere di conoscerla- - beh Carlo sicuramente, Merisi anche, è
per il signore che ho i miei dubbi, sono sicuro che di signore ce ne sia stato
uno solo su questa terra e noi lo abbiamo messo in croce, piacere mio- e strettisi
la mano Carlo fece cenno a Sabrina di accomodarsi per poter parlare con
tranquillità.
-Allora
- riprese Carlo - mi dica cosa cerca e le dirò cosa cerco io,
più sincerità possibile, da ambo le parti-
Ciò incuriosì Sabrina che con un sorriso prese a dire:- Agostino mi ha
accennato ad un lavoro in regola presso casa vostra e veramente non saprei cosa
aspettarmi e men che mai cosa pretendere, fare la donna di servizio è simile da
tutte le parti- annuì Carlo e dopo un
profondo sospiro - è vero ad Agostino ho
detto che cercavo personale per casa mia, ma non di che tipo, io cerco una
persona di fiducia, che si prenda cura di casa mia, come se fosse la sua,
Agostino mi ha parlato molto bene di lei- - mi dia del tu, la prego- -va bene
allora diamoci del tu, dicevo, che lei se accetta il lavoro dovrà disporre
della casa come se ne fosse la padrona, cercherà del personale che le potrà
servire, non so una cameriera una cuoca, ma sicuramente saprà regolarsi meglio
lei, anzi saprai regolarti meglio tu, se ti interessa puoi anche provare per
una mesata a tempo perso, dopo il tuo lavoro, così da prenderci la mano e
durante questo mese, possiamo anche vedere se andiamo d’accordo.-
-accetto
per il mese di prova, oggi è giovedì, mi dia fino a domenica di tempo per organizzarmi e lunedì possiamo
iniziare-
-benissimo
allora guarda questo è un assegno di duemila e cinquecento euro, ed è il
compenso per il tuo mese di prova, poi se pensi di aver capito cosa cerco, puoi
cercare un commercialista di tua fiducia per l’inquadramento, che possa
soddisfarti- invitando Sabrina a prendere l’assegno, lei con un po’ di
nervosismo accettò l’assegno e -mia sorella è ragioniera e lavora presso un
commercialista, posso domandare a lei, però prima facciamo la prova, non vorrei
ricevere una delusione, probabilmente non andiamo d’accordo e io preferisco
lavorare serenamente- -benissimo allora lunedì alle tre ci ritroviamo di nuovo
qui.- e strettisi la mano nuovamente si congedarono.
Erano
circa le quattro, quando Carlo vide Sabrina andare via frettolosamente e tra sé
e sé pensava se una ragazza così giovane e carina potesse soddisfare le sue
esigenze, visto che Carlo era piuttosto maturo e molto tradizionalista, quindi
la giovinezza di Sabrina era distante dalle regole che nella vita seguiva
Carlo, ma a detta di Agostino lei era una ragazza particolare con problemi
economici si, ma di indiscussa serietà.
Carlo
stette ancora un po’ seduto al bar e poi si alzò, decise di fare una
passeggiata per distrarsi, vedere vetrine e gente che passeggia di certo
sarebbe stato un piacere, quindi uscì dall’hotel ed iniziò a passeggiare
pensando ancora a Sabrina e al fatto che non riusciva a decifrare l’impressione
che ne aveva ricevuto, certo era davvero carina e pensò che già quello potesse
bastare per far buona impressione alla gente, ma Carlo non cercava una bonazza
da guardare in casa sua, ma invece una alleata fedele al suo fianco per poter
mettere in atto ciò che si era promesso di realizzare.
Passò
un paio d’ore a passeggiare, tra vicoli e piazzette, fece anche una passeggiata
al porticciolo e poi si sedette al tavolino di un bar, ordinando un tramezzino
ed un succo di pompelmo, la passeggiata gli aveva messo appetito.
Dopo
una mezz’ora che era seduto al tavolino, vide all’ingresso del bar Sabrina,
accompagnata da due bambine e lei rivolta ad una delle due, diceva con voce
ragguardevole - stai qui e non muoverti, mamma e Michela tornano subito, il
tempo che tua sorella fa pipì- così la bambina rimase sulla porta e le due
entrarono nel bar, Carlo vedendo la bambina sola sulla porta del bar, si
avvicinò e gli chiese:
-allora
siete voi due il tesoro di Sabrina, sai io conosco la tua mamma- la bambina non
rispose, ma con la testa faceva cenno di si rimanendo immobile forse anche par
la paura, ma Carlo riprese
-
come ti chiami, io Carlo- ed allungò la mano per salutarla facendo un sorriso
alla bambina, lei ci pensò un po’ su, ma poi dette la mano a Carlo dicendo:-
Anna, davvero conosci la mia mamma?- Carlo baciò la mano della bambina e
rispose alla domanda - si l’ho
conosciuta non più di quattro ore fa, ma la conosco veramente, senti entriamo
dentro il bar ad aspettare tua madre, cosi se me lo permetti ti offro un buon
succo di frutta, vuoi?- la bambina fece cenno di si con la testa ed entrarono
mano nella mano e fatto qualche passo videro Sabrina e Michela uscire dal
bagno, Carlo fece un cenno a Sabrina, mentre gli si faceva incontro ed
avvicinatosi a Sabrina disse:- ho conosciuto la principessina Anna qui fuori e
ha accettato un succo di frutta, accettate anche voi due, oppure andate di
fretta?- sorrise Sabrina e
-
buona sera signor Carlo, grazie, accettiamo anche noi, ma la mamma non dice
sempre di non parlare con gli sconosciuti? E poi strano, tu non parli neanche
con gli amici di famiglia, cosa ti è successo oggi?- la bambina sorrise e
mostrò alla madre che dava la mano a Carlo, allora Carlo sorrise e ridette un
bacio alla manina della bambina - venite
sediamoci al tavolino così ordiniamo per le due principessine- rivolgendosi a
Sabrina continuò - lei è una miniera di
sorprese, giovanissima ed anche bella, raccomandata da Agostino come si
raccomanda una figlia, certo per un lavoro che non sarà il massimo, ma è pur
sempre un lavoro e nascoste tiene tutte per se due splendide fanciulle, di cui
il padre penso ne sia fiero- Sabrina sorrise a Carlo mentre si avviavano al
tavolino in piazzetta, ma Anna, ancora tenuta per mano da Carlo dette uno
strattone al suo braccio attirando l’attenzione a sé - noi non lo abbiamo il papà, mamma dice sempre
che è una ragazza madre- Carlo si abbasso e con voce bassa e un’aria disturbata
chiese scusa alle bambine - sapete io
non potevo sapere- poi si rialzo e rivolto a Sabrina accennò le scuse, ma fu
preceduto dalla ragazza con un sorriso sulle labbra - stia tranquillo, nessun problema, sa io non
ho mai nascosto la verità alle bambine- e dopo essersi seduta continuò - avevo diciannove anni ed ero studentessa
all’istituto alberghiero, loro padre era un mio compagno di scuola, allora
eravamo fidanzati, ma poi quando seppe che ero rimasta incinta mi chiese di
disfarmene delle gemelle, altrimenti lui mi avrebbe abbandonata e non ne volle
sapere nulla.- ci fu un attimo di silenzio, qualche sorriso rivolto alle
bambine poi ritornando con lo sguardo verso Carlo continuò, dopo l’ordinazione
al cameriere - i miei genitori non
potevano permettersi di mantenermi gli studi oltre le bambine, quindi
abbandonai gli studi e da allora devo arrangiarmi con il lavoro e poi loro
occupano tutto il mio tempo libero, stiamo benissimo insieme, con qualche
problema, ma benissimo- -beh- prese a dire Carlo -se la mia opinione può
interessarle, sappia che l’ammiro, è stata una scelta, sicuramente sofferta, ma
la più giusta secondo me, sa anche mia madre è stata una ragazza madre e lei lo
fu negli anni cinquanta, quando era molto difficile esserlo, poi conobbe mio
padre e mio padre accettò il figlio, lo riconobbe ed oggi se ho
dell’ammirazione per i miei genitori è proprio per quegli avvenimenti- poi si
rivolse alle bambine -quanti anni
avete?- Michela fece cenno con la mano quattro e Anna aggiunse -quasi cinque,
ancora un anno di asilo e poi andiamo a scuola- -uao allora sicuramente sarete
bravissime a disegnare- e le bambine con la testa dissero di si, Sabrina
guardava con ammirazione le due figlie e si rivolse a Carlo -lei deve avere un
carisma particolare con i bambini, sa Anna è proprio strano che con lei si sia
lasciata andare, non da confidenza facilmente, è piuttosto musona con le
persone, ma con lei ha fatto subito amicizia- -ne sono felice e per essere
sincero anche io non do confidenza facilmente, sono un po’ solitario,
preferisco il silenzio ai discorsi sciocchi che si fanno nei salotti, si fanno
tanti bla bla bla solo per credersi vivi e più sono sciocchi i discorsi e più
credono di vivere, poi ci sono quelli che pretendono di farti ridere per forza,
con battute stupide ed insignificanti, ma loro insistono e meno ti fanno ridere
e più insistono, senza un briciolo di intelligenza, ma sicuramente lei non la
pensa come me, è giovane e sicuramente la confusione è il suo ambiente
naturale, discoteca, pub, grandi incontri con gli amici e poi lei è così bella
che sicuramente sarà piena di inviti- scosse la testa Sabrina -devo proprio
dire che come indovino è una frana, la mia vita sentimentale è una frana, sa
con la mia situazione, escono con te solo per rimorchiarti, senza un briciolo
di serietà e sono tutti molto espliciti, nemmeno un po’ di corteggiamento, mi
creda preferisco la compagnia delle gemelle e a volte quella di mia sorella,
anche le amiche si sono allontanate, ma quelle le capisco hanno altri
interessi- -senti Sabrina, noi due non avevamo iniziato a darci del tu?-
Sabrina sorrise ed annui, così Carlo continuò -devo confidarti che fino a
questo momento ero titubante se eri la persona adatta per il lavoro, perché
vedendoti così gio pensavo fossi un po’ più frivola, ma devo dire che per quel
poco che ti conosco inizio ad ammirarti e sicuramente devo ringraziare Agostino
per averti presentata a me, vedrai che andremo molto d’accordo e sicuramente
per i miei programmi sei la persona più adatta-
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