lunedì 2 luglio 2012

nel Grande Giuoco della Vita, c'è chi Annota e mette tutto per Iscritto

Egregio Signor Cesare Prandelli, Allenatore della Nazionale Italiana di Calcio, credo che lei sia un Ipocrita.

Sicuramente, si è dimostrato Poco Elegante, nell’Affermare che: “siamo un Paese Vecchio, alla Presenza del Presidente Giorgio Napolitano che certo non è un Giovincello, credo stia passando la maggior Parte del suo Tempo a rimpiangere la sua Giovinezza cerca scuse agli Errori commessi per l’appunto in Gioventù, quindi credo che in Eleganza meriti lei uno zero.

Ma la cosa più odiosa dei suoi ultimi sproloqui che dicono tutto, ma non significano niente, provengono appunto dalla sua Ipocrisia e le spiegherò dove lei commette errori.

La Nazionale di Calcio, con la Media di Età più vecchia credo che in questo ultimo Europeo di calcio, sia stata per l’appunto la Nazionale Italiana e l’ha portata lei agli Europei di calcio, se veramente pensasse che il Nostro è un Paese vecchio, con tutta l’autorità da Allenatore e Selezionatore di calcio per poter Costruire una Selezione Giovane, mai Nessuno Avrebbe Potuto Impedirglielo.

Sarebbe Stato un Esperimento Sicuramente anche se non Vincente Interessante per il Futuro che lei Invoca con Sproloqui.

Affidarsi ai Giovani, significa anche averne Fiducia dei Giovani e non metterli in Ballo solo perché li si Conoscono Personalmente da Familiari.

Quindi egregio Cesare, Portare la Rappresentativa Azzurra con lunghe marce a Piedi a cercare il Miracolo dall’Alto e poi non riconoscere di Essere arrivati in Finale di questi europei solo Per Grazia Divina, senza alcun Merito, ma Rimarcare tutti i Peccati Altrui, credendo di esserne Esente, è da Ipocriti.

La saluto Cordialmente: Filippo Salvini: !

Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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