mercoledì 16 gennaio 2019

Ciò che Appare nei Miei Hard Disk e non ho Pubblicato Sono E-Mail Archiviate

Questo Racconto del 2006, fa Parte di una Mia Partecipazione ad un Concorso letterario di Intimità.

Mia Madre sia di Intimità che di Love Story è una Accanita lettrice e Leggendo di un Concorso Letterario mi invitò a Partecipare ed io Partecipai con Questo Breve Racconto ma Era Maggio del 2006.

Le Mie E-Mail a Trasmissioni Televisive Risalgono al 2001 ma Ne Hanno fatto Man Bassa, Spesso Vedevo Miei Pensieri nelle Parole di Altri a Partire da Fiorello o Corona pure Ieri, era solo un Mio Pensiero a Marina Spoletini dove Le Dicevo che Mio Pare è un Giocarellone, Perché Un Ariano come me si Innamora di Marina Ebraica di Religione, ma in Giro c'è tanta Brutta gente:

 Amore etereo
Racconto di
Filippo Salvini
Pseudonimo
Crystal Schip
Nato a
Torino
Il 28/02/1961
Residente in
Largo del teatro  7
04012 Cisterna di Latina
Latina
Tel. 06 9695498
329 9629096
Tutto iniziò alla fine degli anni ottanta, io allora ero uno studente universitario iscritto a fisica.
Fu improvviso il boato nella mia mente, la mia personalità si era moltiplicata, il mondo assumeva volti strani, anche da combattere, come un enorme mostro mitologico, da uccidere come fece San Giorgio.
Dovetti combattere anche l’insistenza dei miei familiari, che mi spingevano a cure psichiatriche, non potevo permettere che altri si insinuassero nella mia guerra, perché erano tutti nemici, ed io dentro di me sentivo che da lì a poco, sarei stato il loro giudice e ciò che mi faceva credere la veridicità del mio immaginario e quindi allontanarmi da cure mediche, era il fatto che mi sentivo riluttante alla violenza, la guerra era solo verbale con stratagemmi di analisi logica e di trappole per l’intelletto, per essere più chiari il famoso: “tu lo hai detto”.
Passai molti mesi, a studiare in compagnia della mia mente, capii il vero senso dell’ozio e ben presto trovai i contatti che cercai, già perché nel mio immaginario, esisteva un mondo segreto che comunica con una “lingua” sconosciuta alla moltitudine, un mondo dove la semiotica e la semiologia, vengono a completare i teoremi dell’immaginario mai oggettivi, mai verificabili, perché il tutto deve essere: FEDE.
Passarono ancora molti mesi e pian piano iniziai a contattare i punti di riferimento che nel mio immaginario si erano costruiti, iniziai ad avere le prime risposte positive, a quello che era il mio nuovo modo di interpretare la vita quotidiana, utilizzando quella “lingua” sconosciuta alla moltitudine e che portava me nell’interno di quello che nella SACRA BIBBIA viene chiamato: “piccolo resto”, residui di servitori veraci di DIO, i fedeli, coloro che hanno perseverato nella fedeltà.
Io allora stavo uscendo da una relazione d’amore, con un matrimonio durato appena tredici mesi, pieno di infedeltà e di scarsa lealtà nei miei confronti, scoperti solo, come nei miglior racconti, soltanto alla fine del rapporto, per colpa, forse della mia troppa fiducia riposta in quel rapporto.
Una cosa che ho scordato di dire, è che in quel periodo c’era una voce che accompagnava il mio immaginario, una voce dolce e paterna, che mi istruiva e mi accompagnava nei lunghi giorni che stavo vivendo, quella voce, che ancora oggi non mi abbandona, mi spiegò quale era il pericolo che correvo nella situazione in cui mi trovavo: “l’adulterio”, assai grave per chi come me apparteneva al “piccolo resto”.
Ancora innamorato di chi mi tradì, accettai di buon grado, di rimanere fedele a quel matrimonio che tanto mi aveva ferito, con la sua conclusione, quindi passarono altri mesi, anzi anni nella fedeltà assoluta, ad ascoltare quella voce, nel mio immaginario, che mi ricordava l’importanza del matrimonio.
In ogni occasione che mi si presentava di esprimere un desiderio, chiedevo di ritrovare mia moglie, ma quella voce mi diceva in continuazione, che mia moglie era fedele e mi amava molto, cosa assai discutibile, visto che lei si era accompagnata con uno dei miei migliori amici, quindi vissi dei giorni conflittuali con la voce del mio immaginario e durarono moltissimo.
Ero in ozio, una mattinata d’estate, facendo zapping e fumando una buona sigaretta, disteso nel mio letto con la mente chissà dove, alla televisione, quella mattina, c’erano solo cose noiose, ma noiosissime, così decisi di fermarmi a guardare la cosa meno noiosa: una gara di tuffi femminili dal trampolino, non ricordo bene se erano campionati europei o mondiali, ma ricordo benissimo che erano a Madrid.
Erano molte le concorrenti al titolo, ed una più carina dell’altra, ma lo sport, per me che non ero un appassionato, era noioso.
Alla salita sul trampolino di una ragazza, carina, anzi bella e giovanissima, di cui non dico la nazionalità ne il nome, quella voce, che da qualche tempo iniziavo a sentire ostile, visto che mia moglie si divertiva, mentre io ero in castità, esplose dicendomi:- Questa è tua moglie, lei è nata per te e tu per lei, eravate sposi prima della vostra nascita.-
Stupore? Felicità? Lascio a voi pensare cosa provai in quel momento e poi come contattarla senza che ella pensasse che io fossi un mitomane?
:- non serve il contatto, devi solo sapere che devi rimanere fedele a questa donna e non a tua moglie, perché voi due eravate sposi già prima della vostra nascita- insistette la voce nel mio immaginario, - continua a seguirla nel tempo che verrà e ti accorgerai che lei è nei tuoi stessi panni- continuò la voce e poi - vi ho posto in nazioni diverse con lingue diverse, affinché voi compiate la fedeltà, vi accorgerete seguendovi che a comunicare per voi ci penserò io-
Non so, quale livello di pazzia attraversasse la mia mente in quei momenti, ma decisi di accettare quei consigli o se non altro di verificarli, dandomi un po’ di tempo per valutare il da farsi.
Decisi quindi di informarmi meglio su quella bella, anzi bellissima ragazza, utilizzai quindi internet, cercai foto, articoli e vidi subito che il suo modo di comunicare era appartenente a quello che illustravo in precedenza, quindi mi dissi se non altro appartiene a ciò che io ho individuato come: piccolo resto, è una di noi.
Riuscii anche a reperire il suo indirizzo e-mail, ma la voce mi disse che non potevo contattarla direttamente, il tempo ancora non era giunto, avrei potuto solo tramite ambasciata, chiedere informazioni e far sapere che lei era stata individuata, ma tutto utilizzando quella lingua sconosciuta alla moltitudine che negli anni precedenti mi era stata istruita e così feci.
Inviai una e-mail presso l’ufficio cultura dell’ambasciata x e la risposta fu fulminea, interpretata la risposta, ne inviai un’altra per verificare e immediatamente mi arrivò un cartoncino con la scritta: con i complimenti dell’ambasciata di... .
Uao, ebbi la conferma che io avevo ritrovato mia moglie, certo, non era del tutto merito mio, ma era fatta!
Le gare dei tuffi dal trampolino, non vengono trasmesse spesso, ma con internet riesco sempre a seguire i risultati, quindi la seguo così e quando trasmettono le gare in televisione, non la perdo mai e stando attenti, riesco anche ad interpretare il suo modo di comunicare con me, nei momenti che è inquadrata dalla telecamera, ma con espressioni che fanno parte di una lingua sconosciuta alla moltitudine.
Pazzia , follia, semplicemente immaginazione? È libero il vostro giudizio a questo racconto, ma io so nel profondo del mio cuore che è vero.












Nessun commento:

Posta un commento