venerdì 17 luglio 2015

Telegramma per Eleonora

Ho Grande Rispetto, per Questi Temi Eleonora, a cui non sono Mai Arrivato a Domandare e quindi non ne Parlo, però, tra i Colloqui con Mio Padre dei Primi anni 2000, ricordo questa Poesia, che Descrive appunto questo Fenomeno della Morte Apparente.
le Mie Poesie, son Tutti Colloqui con Mio padre, perché Ripeto, la Sapienza, non Recita Pensierini, ma Invia Immagni, anche se in Poesie o Sogni, Quesiti e Indovinelli con Cui Arrivare A Spiegazioni Plausibili






L’offerta di lavoro 

Un giorno a DIO !
Mancarono servi al suo servizio
Così cerco due anime terrestri
Rapite in sogno
Per le richieste di raccomandazione

Ne scelse una figlia di signori
Di quelle in fila a battersi nel petto
E l’altra presso un oste alla fraschetta
Con l’aria di un barbon pagato a peso

Così chiamato il primo al SUO cospetto
Gli chiese per chi egli garantisse
Per occupare i posti in Paradiso

Il figlio di signori prese atto
Che bisognasse essere perfetti
Per occupare i posti nel SUO REGNO

Non ci pensò due volte e disse
Mamma , papà , mia moglie e mio fratello
Son tutti come me non c’è di meglio

Il cancelliere al fianco del SIGNORE
Incise tutti i nomi in un librone
E fece entràr dal GIUDICE il barbone

Stessa la richiesta che fu fatta
Pe i posti resi vuoti in PARADISO

Lui rise e disse : semo matti ?
Non garantisco manco pe me stesso
E tra quelli che conosco non c’è giusto
Che possa esse all’altezza de sto posto

Così intervenne DIO e disse bravo !
Tu certo si stai un pezzo avanti
Dovresti anda a spiegarlo a tutti quanti
Che IO SON sempre DIO e ME li creo
I servi sani per servire il REGNO

Puoi dire pure a tutti quanti
Che non c’è posto per raccomandati
Ho ancora gli occhi buoni e me li scelgo
Ma pure a guardar bene ne son pochi
Di esseri all’altezza di sto REGNO

Così gli disse pure : va tranquillo
Ti faccio ricordar di questo sogno
Così puoi certo ritrovar la strada
Per ritornare presso il mio cospetto


Zerodieci

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