Beh, in un Racconto, tutto è Più
Frenetico, più Vivace, il Limite le Riservano le Cartelle Disponibili dove
Poter Far Rientrare un Dipinto, Anima e Sensi della Storia, come in un Sogno,
racchiuso in 5 Minuti, il Risultato è la Sensazione che poi lascia un Sogno, se Gradevole,
e quindi ne rimane il Desiderio di Viverlo, oppure di Disturbo, un Incubo che
si vorrebbe Tenere Lontano, mi domando a Te, quale sensazione Ti Provoco in
questi Termini: Filippo Salvini: !
Era
rimasto tempo a disposizione e Sabrina pensò alle figlie, comprando loro delle
mogliettine alla moda, poi presero un caffè velocemente e fecero rientro, il
turno di Sabrina sarebbe cominciato poco dopo.
Accompagnate
le bambine a casa, Carlo e Sabrina rientrarono all’hotel insieme, Carlo per
cenare e dopo cena a letto, mentre Sabrina per svolgere il suo lavoro.
La
mattina seguente, sarebbe stato sabato e Carlo aveva pensato di fare un giro
per la costa ligure e rientrare a Rapallo solo in serata, per assistere ad un
concerto della banda, che si sarebbe tenuto in piazza, quindi mise la sveglia
per le sette del mattino, mangiò di fretta e via a letto.
Quel
sabato lo passò quasi tutto al volante della macchina, a Carlo piaceva molto
guidare a velocità moderata senza una meta precisa, andare dove l’auto ti porta
e magari anche perdersi, cosa impossibile, visto che l’auto era fornita di
navigatore gps, ma Carlo lo attivò solo in serata, per rientrare a Rapallo.
Arrivò
alle sette, giusto in tempo per mangiare e darsi una rinfrescata, prima del
concerto della banda, a cui Carlo voleva assistere, perché ricordava che la
madre gli aveva raccontato che il bisnonno era stato un componente della banda
di Rapallo e spesso si era esibito in quella piazza e così fece.
A
concerto finito si ritirò ed andò a dormire.
La
domenica mattina, decise di rimanere ad oziare nella sua camera, alla
televisione avrebbero trasmesso una gara di tuffi dal trampolino, sport che
Carlo seguiva, la mattina le qualifiche mentre il pomeriggio le finali, così
dispose per il pranzo in camera e rimase in pigiama con la tv accesa per tutto
il giorno.
Così
tra gare di tuffi, appunti sul notes, e qualche sigaretta, passò in fretta
anche quella domenica.
Come
tutte le mattine anche quel lunedì Carlo si svegliò di buon umore e quel lunedì
Sabrina avrebbe dovuto iniziare a lavorare per lui, al suo progetto,
l’appuntamento era per le tre e Carlo aveva già programmato di andare ad
acquistare una macchina per lui ed una per il personale, per la spesa e per
tutte le commissioni che anche Sabrina avrebbe dovuto svolgere per lui, dopo
uno sguardo al giornale ed a colazione fatta, scese dalla sua camera per fare
una passeggiata, a Carlo piaceva molto camminare e passate un paio d’ore fece
rientro per il pranzo con l’ansia di iniziare a darsi da fare per il suo
progetto e per quello gli serviva Sabrina al fianco, convinto che lei sarebbe
stata la persona adatta per gestire al meglio il futuro della nuova impresa in
cui voleva imbattersi Carlo.
Dopo
aver mangiato ed essersi rinfrescato, scese al bar dove era l’appuntamento con
Sabrina, lei era già ad attenderlo -mi sono licenziata, quindi possiamo
iniziare a lavorare a tempo pieno, tanto questa sarebbe stata la mia ultima
settimana di lavoro qui, da settembre mi sarei dovuta arrangiare diversamente-
-allora vuoi dire che accetti il lavoro senza il mese di prova? Tua sorella ti
ha trovato l’inquadramento giusto, con una qualifica appropriata?- -no per
quello c’è tempo e poi io devo ancora capire quanto impegno mi darà la tua
famiglia e qual è realmente il mio lavoro, quindi rimaniamo per il mese di
prova, da dove iniziamo?- - dalle automobili, andiamo, ne serve una di almeno
sette posti, sai una di quelle monovolume spaziose, anche per le faccende
domestiche e una per me, ma quella già so quale dovrà essere, quindi potrò fare
anche da solo, per la monovolume, ce n’è qualche modello che preferisci in
particolare?-
-beh,
adesso sono tutte belle, io non ho preferenze, e poi devi acquistarle tu
quindi- -ok! Andiamo, a me c’è un modello che piace, voglio vedere se piace
anche a te- quindi Carlo andò spedito dal concessionario per l’acquisto,
arrivarono poco dopo e Carlo fece vedere a Sabrina la sua scelta -cosa ne
pensi?- -bellissima,- -vieni andiamo a chiamare l’addetto alle vendite, mi
serve in pronta consegna- dopo circa un’ora, uscirono con l’acquisto fatto,
avrebbero dovuto ritirarla la settimana successiva, poi si diressero da un
altro concessionario, per la macchina personale di Carlo, questa volta era
un’auto di lusso, Carlo disse che la desiderava da sempre, e che adesso era
arrivato il momento di soddisfare il suo desiderio.
Sabrina,nel
vedere l’oggetto del desiderio di Carlo, rimase senza parole, visto che era una
di quelle automobili, che lei aveva visto solo nei film.
La
trattativa con il venditore, fu rapida, perché Carlo era molto informato su
cosa stava acquistando, peccato però che per la consegna occorrevano tre mesi
minimo e fatto l’ordine e versato l’anticipo, dopo una sviolinata del venditore
che riguardava l’automobile, uscirono per ritornare a Rapallo.
Arrivarono
giusto per l’ora di cena, quindi Carlo accompagnò Sabrina a casa, con l’accordo
che alle nove del giorno dopo, sarebbe andato a prenderla, per andare
all’appuntamento con l’architetto, presso la casa di Carlo, dove avrebbe
trovato casa libera da operai e come da accordo preso, anche ben ripulita.
Carlo
finì la serata al bar dell’hotel, scambiò quattro chiacchiere con altri ospiti
e poi andò a letto.
Per
lui il periodo vacanziero era finito, quindi la mattina di quel martedì, la
sveglia suonò alle sei e trenta, erano molte le cose che doveva sbrigare prima
di quel secondo sabato di settembre, ed era già l’ultimo martedì di agosto.
Come
prima cosa della mattinata, Carlo non rinunciava mai alla lettura del suo
giornale preferito, così arrivata la colazione, iniziò a sfogliarlo e Carlo,
pur essendosi trasferito al nord, rimaneva fedele ad un quotidiano di Roma.
Poi
dopo l’ora di lettura, fece il suo solito giro di telefonate alla famiglia,
confermando che avrebbe aspettato tutti per il secondo sabato di settembre,
fatto ciò, si lavò e si vestì e pur essendo in anticipo all’appuntamento con
Sabrina, decise di andare, l’avrebbe aspettata sotto casa e così fece.
Essendo
in anticipo, Carlo si rimise a sfogliare il suo quotidiano, leggendo più
attentamente gli articoli che riguardavano la sua squadra del cuore: la Roma , poi dette uno sguardo
all’oroscopo e all’improvviso sentì bussare al finestrino, era Sabrina,
puntualissima e sorridente -è tanto che sei qui ad aspettare?- -una ventina di
minuti, sai sono molto eccitato, non vedo l’ora di iniziare il mio progetto,
vorrei vederlo già realizzato e soprattutto vorrei vedere le facce dei miei
familiari quando lo avrò realizzato, chissà cosa diranno?- - beh certo che
sradicarli dal posto in cui vivono e portarli qui a Rapallo senza un minimo di
avvertimento, deve essere scioccante,però l’idea di aiutarti eccita anche me,
vorrei anche io vedere le loro facce.-
Quando
entrarono alla villa erano già attesi dall’architetto,dopo le presentazioni,
Carlo disse all’architetto di illustrare le sue idee per l’arredamento a
Sabrina,quindi li lasciò discutere e fece un giro per vedere il risultato della
ristrutturazione.
Girò
la casa in lungo e in largo, cercando di prendere familiarità con gli ambienti,
scese anche giù in cantina, provando l’ascensore e poi fece un giro in
giardino, visitò i garage e poi si sedette su di un gradino per fumare una
sigaretta, lasciando Sabrina libera di decidere dell’arredamento.
Quando
Sabrina uscì con l’architetto, era quasi l’ora di pranzo e mentre l’architetto
si avviò alla sua automobile, Sabrina confermò l’appuntamento per il venerdì in
mattinata, giorno in cui a detta dell’architetto avrebbero scaricato una buona
parte dei mobili, quelli che il mobiliere aveva disponibili in magazzino, per
gli altri avrebbe cercato altrove, rassicurando che per la prima settimana di
settembre tutto sarebbe stato in ordine.
Andato
via l’architetto, Sabrina tentò di illustrare a Carlo, ma lui
-no!
Anche a me piacciono le sorprese, adesso andiamo, ti accompagno così pranzi con
le bambine, anzi guarda, queste sono le chiavi, da adesso puoi disporre a tuo
piacimento di come occuparti di casa mia- -grazie! Penso che nel pomeriggio
verrò con il tappezziere, per le tende, ormai con l’architetto ci siamo chiariti,
ed è tutto organizzato, quindi posso ordinare le tende, torni anche tu?- -no!
Fammi una bella sorpresa, anzi guarda in quella cartellina gialla, ci sono
tutti i dati per fare inoltrare le fatture al mio commercialista che le
assolverà, noi due ci vediamo direttamente sabato, io devo andare fuori
Rapallo- -ok, spero di soddisfarti- e scambiatisi i numeri del telefono, Carlo
lasciò Sabrina sotto casa ed andò via.
Durante
i giorni a seguire, Sabrina chiamò spesso Carlo al telefono, per tenerlo
costantemente informato e sempre al telefono discutevano le varie iniziative di
Sabrina, a cui Carlo dava sempre pieno consenso.
Passarono
veloci quei giorni, molto indaffarati per Sabrina e velocemente arrivò anche
quel sabato in cui avrebbe dovuto presentare a Carlo il risultato del suo
operato, con la casa parzialmente arredata, ma già con lo stile che lei aveva
impresso all’abitazione di Carlo, ed era impaziente, per vedere l’impressione
che Carlo ne avrebbe ricevuto.
Andò
presto alla villa, dove lei svolgeva il suo lavoro e continuamente e con un po’
d’ossessione, girava nelle stanze a perfezionare il suo operato, che al momento
non sembrava più soddisfarla, passando tutta la mattinata a rimboccare lenzuola
e ad aggiustare tendaggi, solo il salone era rimasto vuoto, il mobilio lo
avrebbero consegnato lunedì.
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