mercoledì 25 settembre 2013

I Colori della Vita: Bimbi, Adulti e Poi?

Beh, in un Racconto, tutto è Più Frenetico, più Vivace, il Limite le Riservano le Cartelle Disponibili dove Poter Far Rientrare un Dipinto, Anima e Sensi della Storia, come in un Sogno, racchiuso in 5 Minuti, il Risultato è la Sensazione che poi lascia un Sogno, se Gradevole, e quindi ne rimane il Desiderio di Viverlo, oppure di Disturbo, un Incubo che si vorrebbe Tenere Lontano, mi domando a Te, quale sensazione Ti Provoco in questi Termini: Filippo Salvini: !

Era rimasto tempo a disposizione e Sabrina pensò alle figlie, comprando loro delle mogliettine alla moda, poi presero un caffè velocemente e fecero rientro, il turno di Sabrina sarebbe cominciato poco dopo.
Accompagnate le bambine a casa, Carlo e Sabrina rientrarono all’hotel insieme, Carlo per cenare e dopo cena a letto, mentre Sabrina per svolgere il suo lavoro.
La mattina seguente, sarebbe stato sabato e Carlo aveva pensato di fare un giro per la costa ligure e rientrare a Rapallo solo in serata, per assistere ad un concerto della banda, che si sarebbe tenuto in piazza, quindi mise la sveglia per le sette del mattino, mangiò di fretta e via a letto.
Quel sabato lo passò quasi tutto al volante della macchina, a Carlo piaceva molto guidare a velocità moderata senza una meta precisa, andare dove l’auto ti porta e magari anche perdersi, cosa impossibile, visto che l’auto era fornita di navigatore gps, ma Carlo lo attivò solo in serata, per rientrare a Rapallo.
Arrivò alle sette, giusto in tempo per mangiare e darsi una rinfrescata, prima del concerto della banda, a cui Carlo voleva assistere, perché ricordava che la madre gli aveva raccontato che il bisnonno era stato un componente della banda di Rapallo e spesso si era esibito in quella piazza e così fece.
A concerto finito si ritirò ed andò a dormire.
La domenica mattina, decise di rimanere ad oziare nella sua camera, alla televisione avrebbero trasmesso una gara di tuffi dal trampolino, sport che Carlo seguiva, la mattina le qualifiche mentre il pomeriggio le finali, così dispose per il pranzo in camera e rimase in pigiama con la tv accesa per tutto il giorno.
Così tra gare di tuffi, appunti sul notes, e qualche sigaretta, passò in fretta anche quella domenica.
Come tutte le mattine anche quel lunedì Carlo si svegliò di buon umore e quel lunedì Sabrina avrebbe dovuto iniziare a lavorare per lui, al suo progetto, l’appuntamento era per le tre e Carlo aveva già programmato di andare ad acquistare una macchina per lui ed una per il personale, per la spesa e per tutte le commissioni che anche Sabrina avrebbe dovuto svolgere per lui, dopo uno sguardo al giornale ed a colazione fatta, scese dalla sua camera per fare una passeggiata, a Carlo piaceva molto camminare e passate un paio d’ore fece rientro per il pranzo con l’ansia di iniziare a darsi da fare per il suo progetto e per quello gli serviva Sabrina al fianco, convinto che lei sarebbe stata la persona adatta per gestire al meglio il futuro della nuova impresa in cui voleva imbattersi Carlo.
Dopo aver mangiato ed essersi rinfrescato, scese al bar dove era l’appuntamento con Sabrina, lei era già ad attenderlo -mi sono licenziata, quindi possiamo iniziare a lavorare a tempo pieno, tanto questa sarebbe stata la mia ultima settimana di lavoro qui, da settembre mi sarei dovuta arrangiare diversamente- -allora vuoi dire che accetti il lavoro senza il mese di prova? Tua sorella ti ha trovato l’inquadramento giusto, con una qualifica appropriata?- -no per quello c’è tempo e poi io devo ancora capire quanto impegno mi darà la tua famiglia e qual è realmente il mio lavoro, quindi rimaniamo per il mese di prova, da dove iniziamo?- - dalle automobili, andiamo, ne serve una di almeno sette posti, sai una di quelle monovolume spaziose, anche per le faccende domestiche e una per me, ma quella già so quale dovrà essere, quindi potrò fare anche da solo, per la monovolume, ce n’è qualche modello che preferisci in particolare?-
-beh, adesso sono tutte belle, io non ho preferenze, e poi devi acquistarle tu quindi- -ok! Andiamo, a me c’è un modello che piace, voglio vedere se piace anche a te- quindi Carlo andò spedito dal concessionario per l’acquisto, arrivarono poco dopo e Carlo fece vedere a Sabrina la sua scelta -cosa ne pensi?- -bellissima,- -vieni andiamo a chiamare l’addetto alle vendite, mi serve in pronta consegna- dopo circa un’ora, uscirono con l’acquisto fatto, avrebbero dovuto ritirarla la settimana successiva, poi si diressero da un altro concessionario, per la macchina personale di Carlo, questa volta era un’auto di lusso, Carlo disse che la desiderava da sempre, e che adesso era arrivato il momento di soddisfare il suo desiderio.
Sabrina,nel vedere l’oggetto del desiderio di Carlo, rimase senza parole, visto che era una di quelle automobili, che lei aveva visto solo nei film.
La trattativa con il venditore, fu rapida, perché Carlo era molto informato su cosa stava acquistando, peccato però che per la consegna occorrevano tre mesi minimo e fatto l’ordine e versato l’anticipo, dopo una sviolinata del venditore che riguardava l’automobile, uscirono per ritornare a Rapallo.
Arrivarono giusto per l’ora di cena, quindi Carlo accompagnò Sabrina a casa, con l’accordo che alle nove del giorno dopo, sarebbe andato a prenderla, per andare all’appuntamento con l’architetto, presso la casa di Carlo, dove avrebbe trovato casa libera da operai e come da accordo preso, anche ben ripulita.
Carlo finì la serata al bar dell’hotel, scambiò quattro chiacchiere con altri ospiti e poi andò a letto.
Per lui il periodo vacanziero era finito, quindi la mattina di quel martedì, la sveglia suonò alle sei e trenta, erano molte le cose che doveva sbrigare prima di quel secondo sabato di settembre, ed era già l’ultimo martedì di agosto.
Come prima cosa della mattinata, Carlo non rinunciava mai alla lettura del suo giornale preferito, così arrivata la colazione, iniziò a sfogliarlo e Carlo, pur essendosi trasferito al nord, rimaneva fedele ad un quotidiano di Roma.
Poi dopo l’ora di lettura, fece il suo solito giro di telefonate alla famiglia, confermando che avrebbe aspettato tutti per il secondo sabato di settembre, fatto ciò, si lavò e si vestì e pur essendo in anticipo all’appuntamento con Sabrina, decise di andare, l’avrebbe aspettata sotto casa e così fece.
Essendo in anticipo, Carlo si rimise a sfogliare il suo quotidiano, leggendo più attentamente gli articoli che riguardavano la sua squadra del cuore: la Roma, poi dette uno sguardo all’oroscopo e all’improvviso sentì bussare al finestrino, era Sabrina, puntualissima e sorridente -è tanto che sei qui ad aspettare?- -una ventina di minuti, sai sono molto eccitato, non vedo l’ora di iniziare il mio progetto, vorrei vederlo già realizzato e soprattutto vorrei vedere le facce dei miei familiari quando lo avrò realizzato, chissà cosa diranno?- - beh certo che sradicarli dal posto in cui vivono e portarli qui a Rapallo senza un minimo di avvertimento, deve essere scioccante,però l’idea di aiutarti eccita anche me, vorrei anche io vedere le loro facce.-
Quando entrarono alla villa erano già attesi dall’architetto,dopo le presentazioni, Carlo disse all’architetto di illustrare le sue idee per l’arredamento a Sabrina,quindi li lasciò discutere e fece un giro per vedere il risultato della ristrutturazione.
Girò la casa in lungo e in largo, cercando di prendere familiarità con gli ambienti, scese anche giù in cantina, provando l’ascensore e poi fece un giro in giardino, visitò i garage e poi si sedette su di un gradino per fumare una sigaretta, lasciando Sabrina libera di decidere dell’arredamento.
Quando Sabrina uscì con l’architetto, era quasi l’ora di pranzo e mentre l’architetto si avviò alla sua automobile, Sabrina confermò l’appuntamento per il venerdì in mattinata, giorno in cui a detta dell’architetto avrebbero scaricato una buona parte dei mobili, quelli che il mobiliere aveva disponibili in magazzino, per gli altri avrebbe cercato altrove, rassicurando che per la prima settimana di settembre tutto sarebbe stato in ordine.
Andato via l’architetto, Sabrina tentò di illustrare a Carlo, ma lui 
-no! Anche a me piacciono le sorprese, adesso andiamo, ti accompagno così pranzi con le bambine, anzi guarda, queste sono le chiavi, da adesso puoi disporre a tuo piacimento di come occuparti di casa mia- -grazie! Penso che nel pomeriggio verrò con il tappezziere, per le tende, ormai con l’architetto ci siamo chiariti, ed è tutto organizzato, quindi posso ordinare le tende, torni anche tu?- -no! Fammi una bella sorpresa, anzi guarda in quella cartellina gialla, ci sono tutti i dati per fare inoltrare le fatture al mio commercialista che le assolverà, noi due ci vediamo direttamente sabato, io devo andare fuori Rapallo- -ok, spero di soddisfarti- e scambiatisi i numeri del telefono, Carlo lasciò Sabrina sotto casa ed andò via.
Durante i giorni a seguire, Sabrina chiamò spesso Carlo al telefono, per tenerlo costantemente informato e sempre al telefono discutevano le varie iniziative di Sabrina, a cui Carlo dava sempre pieno consenso.
Passarono veloci quei giorni, molto indaffarati per Sabrina e velocemente arrivò anche quel sabato in cui avrebbe dovuto presentare a Carlo il risultato del suo operato, con la casa parzialmente arredata, ma già con lo stile che lei aveva impresso all’abitazione di Carlo, ed era impaziente, per vedere l’impressione che Carlo ne avrebbe ricevuto.
Andò presto alla villa, dove lei svolgeva il suo lavoro e continuamente e con un po’ d’ossessione, girava nelle stanze a perfezionare il suo operato, che al momento non sembrava più soddisfarla, passando tutta la mattinata a rimboccare lenzuola e ad aggiustare tendaggi, solo il salone era rimasto vuoto, il mobilio lo avrebbero consegnato lunedì.


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